L'associazione

Mi prendo cura di me, mi prendo cura del mondo

DRUMA YOGA

L’Associazione Culturale DRUMA YOGA è una scuola di yoga a conduzione familiare, gli insegnanti e suoi fondatori sono due, sono uniti nella vita e nella gestione dell’Associazione che nasce nel 2004 per coltivare la consapevolezza, alleviare la sofferenza e innaffiare i semi di calma, chiarezza, stabilità e gioia nella mente attraverso lo studio e la pratica dello yoga. I tre pilastri dello yoga praticati regolarmente al DRUMA, sempre interconnessi, sono la pratica degli ASANA, la MEDITAZIONE e lo studio della FILOSOFIA.

QUALE YOGA

Come spieghiamo nel nostro libro (Mimesis 2020), lo scopo dello Yoga, inteso come pratica di consapevolezza e concentrazione, è la trasformazione della mente. Il primo passo sul sentiero dello yoga è comprendere i meccanismi della mente e imparare a lasciare andare le abitudini non salutari, le percezioni erronee e le emozioni negative che creano sofferenza in noi e intorno a noi. Lo yogin è colui che si prende cura della propria mente e che coltiva la pace, la gioia, la chiarezza e il senso di interconnessione con l’ambiente.
La parola ‘yoga’ ha un campo semantico molto ampio ed è molto azzardato presentare un unico e univoco significato del termine. Deriva dalla radice sanscrita ‘yuj’ che significa  ‘tenere assieme’, ‘aggiogare’, ‘unire’, e poi anche ‘metodo’, ‘concentrazione’, ‘controllo’. Con il rispetto dovuto a questa ampiezza semantica, noi, seguendo gli insegnamenti degli Yogasutra di Patanjali, affermiamo che ‘yoga’ è una disciplina, un metodo per realizzare la concentrazione della mente e di conseguenza la liberazione interiore da ogni afflizione e sofferenza. La pratica dello yoga aiuta l’essere umano a prendere consapevolezza dei moti confusi della mente, caotici e disordinati, a quietarli e a sperimentare lo stato di coscienza che esiste al di là dell’apparato cognitivo abituale (fatto di pensieri, opinioni, emozioni, idee, ricordi, desideri), uno  stato mentale di calma stabile e spaziosa che genera felicità e saggezza.
Ciò è possibile attraverso la pratica degli asana, il mantenimento di posture fisiche che tonificano i muscoli, mobilitano le articolazioni, attivano  gli organi interni e riequilibrano tutti i sistemi biologici; attraverso il respiro consapevole che addestra la mente ad essere stabile e presente; attraverso la pratica del rilassamento profondo che aiuta ad assorbire l’energia generata con la pratica degli asana e a calmare gli stati di tensione inconsapevole; attraverso la meditazione che gradualmente allarga lo spazio tra i pensieri disinnescando l’abitudinario meccanismo di identificazione con tutti quei moti mentali origine di sofferenza, irritazione, agitazione. Infine, attraverso lo studio dei testi classici della filosofia dello Yoga che aiutano a comprendere se stessi e l’orientamento che si decide di dare alla propria vita.

In tutti i sistemi filosofici indiani – dallo yoga  di Patanjali alla tradizione tantrica medievale dello hathayoga, dalla Bhagavad Gita e dalle Upanisad fino ai testi jainisti e buddhisti – si trova il termine “yoga” che, lungi dal significare meramente “esecuzione delle posture”, è usato più ampiamente per esprimere la capacità di concentrazione e di meditazione della mente.

Visto che la storia dello yoga attraversa prepotentemente tutta la società umana, orientale e occidentale, intrecciandosi in svariati modi con teorie culture e pratiche diverse, prendendo quindi forme e enfasi diverse, è saggio secondo noi avvicinarsi ad esso con mente aperta e indagatrice, come ad una pratica di vita da comprendere concettualmente con lo studio, da assorbire negli stati di meditazione e da sperimentare concretamente nella vita di tutti i giorni.

L’INSEGNAMENTO DELLO YOGA E’ UN’ATTIVITA’ PROFESSIONALE DISCIPLINATA AI SENSI DELLA L. 14 Gennaio 2013, n. 4 (G.U. n. 22 del 26.01.2013) e CONFORME ALLA NORMA UNI 11661 del 6 Dicembre 2016.